Mercoledì delle Ceneri 2013 – Via Matris per le vie del quartiere della Parrocchia S. Stefano
La Confraternita Maria SS. Addolorata e l’Unità Pastorale S. Giovanni Battista – S. Stefano, all’inizio della Quaresima, il Mercoledì delle Ceneri, giorno 13 febbraio,intendono iniziare questo percorso che ci porterà ai riti della Settimana Santa attraverso l’esercizio del pio esercizio della Via Matris posta lungo le vie del quartiere della Parrocchia S. Stefano.
La Confraternita Maria SS. Addolorata e l’Unità Pastorale S. Giovanni Battista – S. Stefano, all’inizio della Quaresima, il Mercoledì delle Ceneri, giorno 13 febbraio,intendono iniziare questo percorso che ci porterà ai riti della Settimana Santa attraverso l’esercizio del pio esercizio della Via Matris posta lungo le vie del quartiere della Parrocchia S. Stefano.
Con il seguente programma ore 17:30 Celebrazione delle Ceneri in Chiesa Madre e alle ore 19:00 Via Matris con inizio presso la Chiesa di S. Antonio.
Percorreremo insieme la Via Matris in preghiera, cantando e meditando i sette dolori di Maria SS. Addolorata, che diventano i nostri dolori. Concluderemo la Via Matris in Parrocchia dove veleremo il simulacro dell’Addolorata con il manto nero.
Con Maria donna della Speranza condividiamo insieme anche ciò che va oltre il dolore e la morte: LA RESURREZIONE E LA VITA in Cristo Gesù Nostro Signore.
Alcuni momenti delle scorse celebrazioni della Via Matris nel quartiere della Parrocchia S. Stefano
LA VIA MATRIS
La Via Matris dolorosae ( dal sito www.servidimaria.net ) o semplicemente Via Matris è un pio esercizio nel quale un gruppo di fedeli o un singolo orante compie un percorso su un tratto di strada o all’interno di una chiesa, meditando i dolori che la Vergine Maria, madre e cooperatrice del Salvatore, soffrì durante la vita, nell’adempimento della sua missione.
La Via Matris, sebbene sia sorta fuori dell’Ordine, per l’accoglienza che la hanno riservato i frati Servi di santa Maria e per l’amore con cui l’anno divulgata presso i fedeli, può essere ritenuta un pio esercizio proprio dell’Ordine e, per suo tramite, della Famiglia Servitana.
L’intuizione fondamentale della Via Matris è quella di considerare l’intera vita della Vergine, dall’annuncio di Gabriele e dal vaticinio di Simeone fino alla morte e alla sepoltura del Figlio, come un cammino di fede e di dolore. Nella Via Matris questo camino è articolato in sette ‘stazioni’, corrispondenti a sette episodi, in cui la pietà del popolo cristiano ha individuato i sette ‘principali’ dolori della Madre del Signore. Nella forma tradizionale sono enunciati così: 1. Maria accoglie nella fede la profezia di Simeone (Lc 2, 34-35); 2. Maria fugge in Egitto con Gesù e Giuseppe (Mt 2, 13-14); 3. Maria cerca Gesù smarrito in Gerusalemme (Lc 2, 43-45); 4. Maria incontra Gesù sulla via del Calvario (Lc 23, 26-27); 5. Maria presso la croce del Figlio (Gv 19, 25-27); 6. Maria accoglie nel suo grembo Gesù deposto dalla croce (Mt 27, 57-59); 7. Maria affida al sepolcro il corpo di Gesù, in attesa della risurrezione (Gv 19, 40-42).
( i sette quadri raffiguranti i sette dolori posti nell’altare dell’Addolorata presso la Parrocchia S. Stefano in Leonforte ( EN ) )
La Via Matris secondo la Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti,
Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti, 136
Associati nel progetto salvifico di Dio (cf. Lc 2,34-35), Cristo crocifisso e la Vergine addolorata sono associati anche nella Liturgia e nella pietà popolare. Come Cristo è l'<< uomo dei dolori>> (Is. 53,3), per mezzo del quale piacque a Dio ” rinconciliare a sè tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce le cose che stanno sulla terra e quelle dei cieli ” (Col. 1,20), così Maria è la “donna del dolore”, che Dio volle associata a suo figlio come madre e partecipe della sua Passione.
Fin dai giorni dell’infanzia di Cristo, la vita delle Vergine, coinvolta nel rifiuto di cui era oggetto suo Figlio, trascorse, tutta, sotto il segno della spada (cf. Lc. 2,35). Tuttavia la pietà del popolo cristiano ha individuato nella vita dolorosa della Madre sette episodi principali e li ha contraddistinti come i ” sette dolori ” della beata Vergine Maria.
Così sul modello della Via Crucis, è sorto il pio esercizio della Via Matris dolorosae o semplicemente Via Matris, anch’esso approvato dalla Sede Apostolica ( cf. Leone XIII, Lettera apostolica Deiparae Perdolentis. Forme embrionali della Via Matris sono individuabili fin dal XVI secolo, ma nella sua forma attuale, essa non risale oltre al secolo XIX. L’intuizione fondamentale è quella di considerare l’intera vita della Vergine, dall’annuncio profetico di Simeone ( cf. Lc 2,34-35) fino alla morte e sepoltura del Figlio, come un cammino di fede e di dolore: cammino aricolato appunto in sette stazioni, corrispondenti ai sette dolori della Madre del Signore.
Il pio esercizio della Via Matris si armonizza bene con alcune temtiche proprie dell’itinerario quaresimale. Infatti, essendo il dolore della ergine causato dal rifiuto di Cristo da parte degli uomini, la Via Matris rinvia costantemente e necessariamente al mistero di Cristo servo sofferente del Signore ( cf. Is. 52,13 – 53,12), rifiutato dal suo popolo ( cf. Gv 1,11; Lc. 2,1-7; 2,34-35, 4,28-29; Mt 26,47-56; At. 12,1-5). E rinvia ancora al mistero della Chiesa: le stazioni della Via Matris sono tappe di quel cammino di fede e di dolore, nel quale la Vergine ha preceduto la Chiesa e che questa dovrà percorrere fino alla fine dei secoli.
La Via Matris ha come massima espressione la ” Pietà”, tema inesauribile dell’arte cristiana sin dal Medioevo.